Noi siamo bolognesi, è vero; ma la mia vita motociclistica nasce e cresce a Roma e dintorni. Addirittura conosco meglio il Lazio, l’Abruzzo, l’Umbria e la Toscana piuttosto che la nostra Emilia Romagna.
Non poteva quindi mancare una bella gita sul Gran Sasso: la mèta è il rifugio Mucciante, ma è più una scusa per riempire la giornata di curve e montagna.
L’itinerario è molto lungo, volutamente, per togliersi la voglia di curve; ovviamente è accorciabile in ogni momento con un po’ di autostrada o statali veloci. Tenete conto che la salita a Campo Imperatore è a rischio fino a maggio inoltrato, nel senso che potrebbe esserci ancora un po’ di neve, strada sporca o comunque condizioni poco sicure. Fate una telefonata al rifugio e chiedete per togliervi i dubbi.
Partendo da Tivoli e percorrendo tutto l’itinerario segnalato fino a Campo Imperatore si impiegano circa 5 ore: fate i vostri calcoli per arrivare a pranzo al rifugio! Se vi alzate con calma e partite alle 10… fate parecchia autostrada se no non mangiate!
Data la notevole distanza da casa e i chilometri abbondanti, il buon motociclista parte organizzato e in sicurezza: gomme, freni e catena in ordine; una borsa o zaino con qualche attrezzo e una bomboletta ripara-gomme; un antipioggia, la montagna può bagnarvi o inzupparvi facilmente. Basta poco per far diventare un grosso problema solo una piccola perdita di tempo.
I rifornimenti di carburante: è assolutamente consigliato fare rifornimento a L’Aquila; salendo oltre è difficile trovare benzinai e soprattutto trovarli aperti.
Le tempistiche: servono circa 5 ore per raggiungere il rifugio. I mesi migliori sono ovviamente quelli estivi fino a settembre. Il ritorno via Antrodoco e Rieti è un’ulteriore alternativa per non fare autostrada, ma anche in questo caso calcolate almeno 4 ore per tornare a Roma.